Da qualche tempo ormai siamo incuriositi dall’intelligenza artificiale associata al mondo finanziario. ChatGPT ha attirato anche la nostra attenzione!
Tale atteggiamento è necessario sia per restare al passo con i tempi e migliorare la qualità del nostro servizio, sia, indirettamente, per capire, consigliare o eventualmente sconsigliare investimenti in megatrend tecnologici che molto spesso sono richiesti esplicitamente dai nostri clienti.
Biotecnologie, Intelligenza Artificiale, Blockchain, Information Technology, Metaverso sono tutti “topic” che rappresentano servizi venduti da importantissime aziende quotate, le quali spesso hanno un peso rilevante negli indici azionari globali.
Anche per chi, come noi, investe soprattutto in indici di mercato è quindi fondamentale seguire i “salti” tecnologici e chi li sta sfruttando.
ChatGTP e mondo finanziario
Nelle ultime settimane, tuttavia, è diventata virale la diffusione di una piattaforma di intelligenza artificiale e machine learning di nome ChatGPT. Essa è una chat dove l’utente può chiedere ad un cervellone artificiale qualsiasi domanda. Questo non solo è in grado di rispondere con una certa precisione, ma può variare le sfumature della risposta a seconda di come l’interlocutore rimodula le domande. Esso impara costantemente e diventa sempre più preciso e pertinente.
Le applicazioni sono svariate. ChatGPT può infatti scrivere un codice come uno sviluppatore di software, può generare un articolo di attualità come un giornalista, può risolvere operazioni matematiche e fisiche piuttosto complesse e addirittura, potrebbe anche passare esami universitari o prendere una laurea in business administration.
L’approccio
Super incuriositi siamo andati a testarlo e l’abbiamo sfidato nel nostro campo per vedere se e quanto l’intelligenza artificiale è vicina ad essere un “consulente robotizzato”. Ci siamo quindi loggati e per testare il polso del nostro interlocutore. Come prima domanda, siamo stati sul generico chiedendo:
Dopo qualche secondo di attesa il robottino sapientino ha iniziato a rispondere così:
Cavolo, è preciso!
La risposta è mirata, corretta e coglie esattamente quello che è lo spirito della consulenza finanziaria indipendente, ovvero l’imparzialità e l’assenza di conflitto d’interessi. Ci piace, ma questa era facile, proviamo con qualcosa di più complesso.
Ok, risposta un po’ furba, ma corretta. Probabilmente per il momento OpenAI è consapevole che la consulenza finanziaria è ambito regolato e che devono entrarci con cautela, tuttavia temiamo che siano più vicini di quanto diano a vedere. Per fortuna almeno la frase di rito finale il robot l’ha messa, mentre ci incuriosisce la possibilità di richiedere informazioni e dati storici sui mercati, approfondiamo.
Dando per scontato la correttezza, la velocità nel recuperare le informazioni è impressionante!
In 3 secondi abbiamo un dato statistico che avremmo dovuto calcolare in ore di ricerca (trovare base dati, importarla in excel o altro software di calcolo, scrivere il filtro di domanda, verificare risultato).
Inoltre è anche in questo caso affascinante come ChatGPT, oltre al dato statistico, abbia dato la corretta visione della domanda suggerendo che nel lungo termine le azioni tendono a salire.
Approfondiamo di più su questo tema.
Primo segnale di mancata informazione, ma comunque la risposta ha utilità e precisione, seppur in questo caso parziale.
Il robot ci ha indicato che le correzioni degli indici azionari superiori al 30% sono avvenute poche volte e che il tempo di recupero può essere anche di anni come nel 2008. Non sa dirci con precisione il tempo di recupero delle altre 11 volte, ma penso sia solo una questione di tempo, i dati può tranquillamente recuperarli.
Dal punto di vista di analisi dati quindi, estremamente utile ed efficiente. Proviamo a testarlo con l’operatività e la strategia.
Grande robottino, sei uno di noi!
A parte gli scherzi, è impressionante come abbia colto correttamente il taglio della domanda e abbia fornito una risposta che, seppur con le dovute precauzioni, ha della verità e dell’utilità per chi scrive.
Chiaramente un soggetto meno preparato di noi, forse, non avrebbe posto la domanda con l’accuratezza di inserire nella frase “statisticamente” e “gestione attiva e passiva”, magari avrebbe chiesto domande più generiche e per questo ottenuto risposte altrettanto generiche, ma comunque è evidente che le potenzialità dello strumento sono incredibili!
Andiamo però ora alla domanda più complicata, quella che si sente frequentemente esprimere dagli investitori nei momenti più difficili dei mercati azionari.
Ottima risposta teorica!
Tutti temi che noi teniamo in considerazione nel nostro approccio d’investimento:
- mantenere la prospettiva di lungo periodo,
- diversificare il portafoglio,
- non farsi prendere dal panico ed
- acquistare quando tutti vendono
sono proprio le cose che i clienti dovrebbero fare nei momenti di massima volatilità nei mercati azionari.
Peccato, tuttavia, che l’investitore medio si dimentica di tutto questo quando il mercato crolla. In quel momento la psicologia interviene e anestetizza i sensi, toglie il sonno, crea ansia e miopia.
Il più importante ruolo del consulente “umano” è (e sarà sempre) quello di guidare un altro “uomo” nel prendere delle decisioni contro l’istinto, guidandolo e destandolo prima di tutto dal punto di vista emotivo. La finanza comportamentale è storicamente l’ambito che più può creare valore nel processo d’investimento standard di un cliente retail.
In questo senso siamo estremamente contenti e favorevoli all’utilizzo dell’intelligenza artificiale del machine learning per ricavare una base statistica ed oggettiva di ragionamento sui mercati finanziari. Siamo super favorevoli alle nuove tecnologie per velocizzare l’analisi e l’efficienza di essa anche in ambito consulenziale.
Seppur ancora prematura ed imperfetta, la piattaforma ChatGPT di OpenAI è incredibilmente evoluta e ne intravvediamo enormi potenzialità, sia per noi che per i nostri clienti. Abbiamo per questo il dovere di chiederci come integrare queste piattaforme nel nostro processo decisionale.
Tuttavia, riteniamo che l’apporto di valore aggiunto che possiamo creare per i nostri clienti sia quello di guidarli sempre con anticipo e lucidità nei vortici umorali dei mercati finanziari, per preservare e aumentare il capitale nel medio-lungo termine.
Per quanto evoluta possa diventare l’intelligenza artificiale, dubitiamo che essa possa sostituirci in questo, almeno nel breve termine.
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