Che barba che noia, che noia che barba.

Non c’è mai fine agli imprevisti nel mondo finanziario!

Oggi l’inflazione. L’anno scorso il Covid. Tre anni fa i tassi. Cinque anni fa i mercati emergenti. Dieci anni fa lo Spread e prima i subprime, il petrolio, la guerra fredda, la guerra calda… etc etc etc.

Potremo scrivere lunghissime frasi zeppe di ricordi sulle cause che in un passato, vicino e lontano, hanno determinato eventi temporaneamente avversi sui mercati.

Non crediamo (ma lo sappiamo per certo) che ci sia mai stato qualcuno che, grazie alle sue accuratissime previsioni, sistematicamente, prontamente e accortamente preparate con pregevoli grafici e sofisticate analisi, abbia avuto la possibilità di mettere in fila tutte queste variabili.

Capita che ogni tanto qualcuno riesce a “beccare” il tema dell’anno ma si tratta solamente di pura casualità.

La volatilità dei mercati finanziari

I mercati vanno avanti, i mercati crescono nel tempo, i mercati mutano periodicamente, si sviluppano e creano sistematicamente opportunità.

Tutto questo è poco o per nulla prevedibile nel breve periodo.

Le variabili che determinano gli scossoni sui mercati devono esser considerate come tali e pertanto non prevedibili.

Cosa sono le variabili nei mercati finanziari

Le variabili sono rappresentate dall’insieme di quegli eventi sopra citati che fanno diventare i mercati interessanti e redditizi nel tempo, perché creano grandi opportunità di acquisto, specialmente quando il “sangue scorre sulle strade”.

Ci pensa il mercato poi a salire, non il gestore attivo che ti piglia il 3% all’anno per fare l’indovino su quel settore o su quel titolo.

Dobbiamo capire che, se vogliamo stare a stretto contatto con quanto il mercato ritorna nel tempo, abbiamo l’obbligo di investire a lungo termine.

Dobbiamo assicurarci di avere metodo ferreo e zero improvvisazione.

Dobbiamo comprare esclusivamente strumenti efficienti a basso costo ed infine, se non si è in grado di fare tutto questo in autonomia, dobbiamo rivolgerci non a chi vende prodotti, ma a chi studia e lavora senza alcun conflitto di interesse.

Investire: un’attività scientifica

Investire è un’attività scientifica che nulla ha a che vedere con il sentiment del gestore.

Non è che un pilota di aereo in base al suo sentiment, può decidere di fare la rotta che vuole o di volare all’altitudine che gli permette di vedere il panorama. Ci sono le rotte obbligatorie e dovrà rispettarle così come anche nei mercati ci sono regole e metodi (non previsioni) per condurre gli investimenti verso un risultato sicuro nel tempo.

Non ci stancheremo mai di ripetere queste poche, elementari, ma importantissime precauzioni per poter rivelarsi degli investitori soddisfatti.

 

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