Tra le frasi più riportate dai media in seguito alla recente morte del grande Piero Angela, ve n’è una che recita:
L’Italia è un paese morto. Non ci sono punizioni per chi sbaglia. Non ci sono premi per chi merita.
Seppure ci si sforzi costantemente di avere una visione positiva, è effettivamente assai arduo mantenerla ad oltranza, perché l’impoverimento culturale e la trasversale mancanza di senso civico che il nostro paese sta attraversando, lascia davvero il futuro in mano alla sola speranza che qualcosa possa succedere.
Cosa sta succedendo in Italia
Un breve, ma non esaustivo, elenco di fatti e di situazioni recenti possono darci una sorta di misura di questo degrado della nostra società.
Quello in cui viviamo è :
- Un paese che spende circa 130 miliardi in giochi e lotterie varie, ma che necessita del reddito di cittadinanza.
- Un paese che della legge sul 110% ne ha fatto una delle più grandi truffe della storia repubblicana.
- Un paese dove capita ancora che circa 4.000 clienti credono che ottenere un guadagno del 10% al mese sia un obiettivo possibile e magari con poco rischio (dopo aver perso immensi capitali con le recenti vicende Veneto Banca e Popolare di Vicenza).
E, ancora, l’Italia è:
- Un paese che vede il debito pubblico raggiungere mese dopo mese, record assoluti.
- Un paese dove la politica è diventata la meta di chi nella vita professionale non ha alcuna alba.
- Un paese dove l’ex ministro della salute, laureato in scienze politiche, pubblica in piena pandemia un libro (poi ritirato!) titolato “Perché Guariremo”, nel quale descrive come ha sconfitto un virus, che nei mesi successivi è dilagato.
- Un paese in cui, un tale Arcuri, che paga 72 milioni di euro di provvigione a mediatori cinesi per acquistare mascherine contraffatte, non si sa che fine abbia fatto.
- Un paese in cui una ex Ministra, dopo aver dichiarato una laurea che non era neanche un diploma, si permette di fare carta straccia della riforma Gentile, proponendo di ridurre la durata delle scuole medie superiori da 5 a 4 anni – giusto per lasciare come certi animali una traccia del suo passaggio.
- Un paese in cui esiste uno come Toninelli e come la Azzolina che si esibiscono in tv decantando i pregi di quei banchi a rotelle che sono finiti nei sottoscala degli stadi.
- Un Paese in cui il ministro degli esteri non parla Inglese.
E possiamo continuare ancora un pò con le cose che accadono in Italia!
- Un paese in cui un ex primo ministro traffica in ventilatori polmonari tarocchi e in armi.
- Un paese in cui dell’insabbiamento dello scandalo Palamara, con il rifiuto di costituire una Commissione d’Inchiesta Parlamentare, non ne parla nessuno.
- Un paese in cui non fa notizia l’allontanamento e la sospensione del funzionario di Banca Italia per aver denunciato lo scandalo dei diamanti venduti dalle banche ai risparmiatori.
- Un paese in cui un governatore osannato dal popolo (non si sa per cosa) si esprime pubblicamente dicendo di aver rammarico perché il virus del Covid ha una bassa mortalità.
- Un paese in cui l’evasione fiscale è devastante.
- Un paese soffocato da burocrazia e assistenzialismo.
- Un paese classificato oltre il 70° posto per libertà di stampa e che sovvenziona con fondi pubblici a fondo perduto la quasi totalità dei giornali (e dei giornalisti).
- Un paese dove l’informazione passa attraverso la voce della d’Urso, della Merlino e della Mara nazionale.
Potremo alimentare forse all’infinito questa lista di persone, di fatti e misfatti, di situazioni che ormai popolano la vita di tutti i giorni del nostro povero paese.
Diciamo solamente che, tra poco, si andrà a votare e sarebbe quanto mai opportuno che tutti iniziassimo ad utilizzare la memoria storica soprattutto per ricordare a chi abbiamo dato in passato la nostra fiducia.
Il futuro che ci aspetta
Parlando di futuro, oggi viviamo tempi decisivi. E il modo in cui tutti noi contribuiremo a dare una forma ai prossimi anni, determinerà la nostra vita e soprattutto quella dei giovani, dei nostri ragazzi.
Mai come oggi ci ritroviamo sul ciglio di un profondo baratro in cui ognuno di noi diventa necessario per dare il proprio contributo al cambiamento di un Paese rovinato da una politica, di destra e di sinistra senza alcuna distinzione, che particolarmente in questi ultimi anni, non ha avuto nient’altro che obiettivi personali, distruggendo e depauperando tutto quel patrimonio che ha fatto dell’Italia, un grande paese nel mondo.
Caro Piero, grazie di aver condiviso la tua conoscenza e mi auguro ancora un ultima volta, che almeno questo tuo pensiero possa un giorno esser smentito.
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