La Finanziaria 2021 ha prorogato il Credito d’Imposta per i Beni Strumentali anche per il 2021 e per il 2022, con un rafforzamento dell’efficacia grazie alla maggiorazione di tetti e aliquote.
I beneficiari del Credito d’Imposta Beni Strumentali è più ampia e si estende a startup e professionisti anche in regime forfetario.
Credito d’Imposta per beni materiali
Per gli investimenti in beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0, il credito d’imposta è riconosciuto:
- per il 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- nella misura del 20% per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro, fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro.
Questa tipologia di bonus fiscale è fruibile solamente dalle imprese. Inoltre, per gli investimenti da 300.000 € in su è obbligatoria la perizia o l’attestazione di conformità da parte di un perito, un ingegnere o una società accreditata.
Credito d’Imposta per beni immateriali
L’agevolazione consiste in un Credito d’Imposta del 15% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili di 700.000 euro. Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute in relazione all’utilizzo dei beni attraverso soluzioni di cloud computing, per la quota imputabile per competenza.
Le novità introdotte per il 2022
La nuova normativa si applica per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, oppure entro il 30 giugno 2023, a condizione che al 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Maggiorazione dei tetti e delle aliquote (Beni materiali e immateriali)
Solo per gli investimenti effettuati nel 2021:
- Il credito d’imposta per gli investimenti in beni materiali (ex super-ammortamento) è del 10%
- Per l’implementazione del lavoro agile il credito d’imposta è del 15%
- Il credito per investimenti in beni immateriali non 4.0 è del 10%. (Per investimenti effettuati nel 2022 scenderà al 6%)
Maggiorazione dei tetti e delle aliquote (Beni materiali 4.0):
- Per spese inferiori a 2,5 milioni di Euro: nuova aliquota al 50% nel 2021 e 40% nel 2022
- Per spese superiori a 2,5 milioni di Euro e fino a 10 mln: nuova aliquota al 30% nel 2021 e 20% nel 2022
- Per spese superiori a 10 milioni di Euro e fino a 20 milioni è stato introdotto un nuovo tetto: aliquota al 10% nel 2021 e nel 2022
Maggiorazione dei tetti e delle aliquote (Beni immateriali 4.0)
- Per questa tipologia di beni il Credito d’Imposta viene incrementato dal 15% al 20% e il Massimale passa da 700 mila Euro a 1 milione di Euro
Anticipazione e riduzione della compensazione con maggiore vantaggio fiscale nell’anno:
- Per gli investimenti in beni strumentali “ex super” e in beni immateriali non 4.0 effettuati nel 2021 da soggetti con ricavi o compensi minori di 5 milioni di euro, il credito d’imposta è fruibile in un anno
È ammessa la compensazione immediata (dall’anno in corso) del credito relativo agli investimenti in beni strumentali. Per tutti i crediti d’imposta sui beni strumentali materiali, la fruizione dei crediti è ridotta a 3 anni invece dei 5 anni previsti precedentemente
Documentazione necessaria
Come già accennato, in alcuni casi le imprese devono presentare una perizia tecnica redatta da un ingegnere o da un perito, o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato. Gli investimenti per i quali è previsto questo obbligo sono quelli superiori a 300.000 € per i beni materiali ed immateriali previsti dagli allegati A e B della L. 232 del 16 dicembre 2016.
Se i beni hanno un costo inferiore a 300.000 €, è sufficiente invece l’attestazione con una dichiarazione sostituiva di atto notorio del legale rappresentante. Inoltre, i beneficiari sono obbligati a conservare le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati, con l’espresso riferimento alle disposizioni di cui la Legge di Bilancio 2020.
Non resta che fare una attenta analisi dei propri beni strumentali, in quanto i vantaggi concessi dal credito d’imposta sono notevoli, che combinati con un miglioramento tecnologico, potranno permettere all’azienda di svilupparsi ed incrementare la propria produzione con un impatto economico molto calmierato.
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