Non c’è verso.
Provare a convincere qualcuno che non è stato bravo LUI se ha performato in un BULL MARKET è come dire ad uno chef stellato che non è capace di fare gli spaghetti al pomodoro.
Il BULL MARKET
è una vera e propria droga, è un contesto prettamente diseducativo in quanto fa sembrare tutto un pò troppo semplice, a portata di mano, dove non serve studiare, comprendere le dinamiche e saper valutare i rischi.
In un contesto di questo genere pullulano eserciti di piccoli Buffet, Soros e Peter Lynch. Assumono questa veste non solo i cosiddetti “faidate” ma talvolta proprio i vari consulenti appartenenti alle varie istituzioni finanziarie i quali si fregiano di esser stati gli artefici di un buon lavoro.
Poi, all’improvviso, capita che durante una fase di forte correzione del mercato, gli stessi si spaventano e non riescono a percepire le opportunità di quel momento.
Si dice che un mercato orso è in grado di insegnarci più di tutti i libri di finanza messi assieme perché, semplicemente, un mercato ribassista può determinare due situazioni:
- distruggere tutte le vostre certezze oppure
- costruire le basi di un futuro finanziario di successo.
Riassumendo:
- Il Bull Market produce guru e di geni della finanza.
- Il Bear Market produce conoscenza e formazione per i futuri investitori di successo.
Ricordo che un grande navigatore mi disse:
“non pensare mai di andare in mare con un capitano che naviga solo con il bel tempo perchè se non sai gestire l’imprevisto, il rischio che corri, è davvero troppo grande”.
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