Che cosa è e a chi si rivolge il bilancio di sostenibilità?

Il bilancio di sostenibilità è un documento rivolto a tutti i portatori d’interesse (stakeholder) verso l’azienda, che comunica gli impegni e i risultati presi nell’ambito della Responsabilità d’Impresa o Corporate Social Responsability (CSR). 

Chi sono questi portatori di interesse?

Sono i dipendenti, fornitori, clienti, comunità locali, media, investitori, finanziatori ecc. E’ a loro che si rivolge il bilancio di sostenibilità che viene pubblicato una volta all’anno.

Ogni giorno le imprese prendono decisioni che hanno un impatto diretto sui loro stakeholder, come le istituzioni finanziarie, le organizzazioni sindacali, la società civile e i cittadini, e sul livello di fiducia che hanno nei loro confronti.

Raramente queste decisioni si basano solo su informazioni finanziarie: spesso il fondamento è una valutazione del rischio e delle opportunità, utilizzando le informazioni su un’ampia varietà di questioni immediate e future.

In che cosa consiste il valore del processo di reporting di sostenibilità?

Il valore del processo di Reporting di sostenibilità consiste nel garantire che le organizzazioni prendano in considerazione il loro impatto sui temi di sostenibilità e che siano trasparenti sui rischi e sulle opportunità che si trovano ad affrontare.

Anche i dipendenti sono un pubblico vitale per i report di sostenibilità, perché la presentazione del report contribuisce ad aumentare la fidelizzazione e la lealtà. Ha infatti un impatto positivo sulla forza lavoro nel suo complesso, che alla fine porta a prestazioni migliori.

Ai sensi della Direttiva 2014/95/UE, le grandi imprese devono pubblicare informazioni relative a:

  • questioni ambientali
  • questioni sociali e trattamento dei dipendenti
  • rispetto dei diritti umani
  • anticorruzione e concussione
  • diversità negli organi aziendali (in termini di età, genere, percorso formativo e professionale)

In pratica, il report deve illustrare la performance dell’organizzazione con riferimento al più ampio tema della sostenibilità.

La questione sottostante il reporting di sostenibilità è rappresentata dal modo in cui un’organizzazione contribuisce, o intende contribuire in futuro, al miglioramento o al peggioramento delle condizioni economiche, ambientali e sociali e dei rispettivi andamenti a livello locale, regionale o internazionale. Il mero reporting dell’andamento della performance individuale (o dell’efficienza dell’organizzazione) non sarebbe in grado di rispondere a questa domanda. Pertanto, è necessario che il report presenti la performance rispetto al concetto più ampio di sostenibilità, cioè che analizzi la performance dell’organizzazione nel contesto dei limiti e delle richieste relative a risorse ambientali o sociali a livello settoriale, locale, regionale o internazionale.

Quando è obbligatorio il bilancio di sostenibilità?

La  Direttiva Europea 2014/95/UE  rende la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario obbligatoria per le imprese di interesse pubblico di grandi dimensioni,lasciandola volontaria per le Pmi.

Tuttavia cresce l’attenzione delle aziende italiane verso l’ambiente e il sociale, ma sono ancora poche le realtà produttive che elaborano bilanci e rendicontazioni ambientali e di sostenibilità. Dal report Istat “Sostenibilità nelle imprese: aspetti ambientali e sociali” nel 2018, sette imprese su 10 hanno adottato comportamenti sostenibili. In particolare, sono 712 mila quelle con 3 e più addetti (il 68,9%) impegnate a migliorare il benessere lavorativo del personale. A lavorare per ridurre l’impatto ambientale delle attività sono in 688 mila (66,6%) e 670 mila (64,8%) quelle che hanno implementato il livello di sicurezza in azienda o nel territorio in cui operano.

Ciò aiuta gli investitori, le organizzazioni della società civile, i consumatori, i responsabili politici e altri soggetti interessati a valutare le prestazioni non finanziarie delle grandi aziende e incoraggia queste aziende a sviluppare un approccio responsabile al business.

Quali sono i vantaggi del bilancio sostenibile?

La scelta di dotarsi di questo strumento di gestione e comunicazione della sostenibilità produce una doppia serie di benefici per l’azienda: vantaggi interni che si riflettono in una migliore organizzazione e gestione di processi interni alla azienda e vantaggi esterni che si traducono in una migliore visibilità, e maggiore affidabilità per gli interlocutori esterni.

I vantaggi interni per le aziende e le organizzazioni possono includere:

  • Maggiore comprensione dei rischi e delle opportunità
  • Legame più evidente tra performance finanziarie e non finanziarie
  • Migliore strategia e politica di gestione a lungo termine
  • Semplificazione dei processi, riduzione dei costi e miglioramento dell’efficienza
  • Possibilità di confronto e valutazione delle prestazioni di sostenibilità rispetto a leggi, norme, codici, standard di performance e iniziative volontarie
  • Riduzione drastica delle possibilità di essere coinvolti in fallimenti ambientali, sociali e di governance pubblicizzati

I vantaggi esterni possono includere:

  • Mitigazione degli impatti ambientali, sociali e di governance negativi
  • Migliorare della reputazione e della fedeltà al marchio
  • Possibilità per gli stakeholder esterni di comprendere il vero valore dell’organizzazione
  • Capacità di dimostrare come l’organizzazione influenzi e sia influenzata dalle aspettative sullo sviluppo sostenibile

Come si può facilmente desumere, la sensibilità verso i temi “sostenibili” sta progressivamente ed ineluttabilmente lievitando.

Molte aziende si sono e si stanno organizzando, per chi non lo fosse o considerasse in modo superficiale la tematica, consigliamo di prestare la massima attenzione, in quanto in tempi molto ravvicinati verranno tutti coinvolti; il bilancio sostenibile sarà parte integrante della valutazione creditizia da parte degli enti eroganti.


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17 Aprile 2023