Leggiamo da diversi mesi su varie testate specialistiche e su network on line, interi articoli che mettono in guardia i risparmiatori dal rischio di rilevare tassi negativi nei propri conti correnti e di conseguenza trovarsi costretti a pagare per detenere il proprio denaro.
Il contesto attuale in cui, da una parte riscontriamo una perseveranza dei tassi negativi a breve termine e dall’altra, un accumulo di enormi masse di liquidità nei conti correnti (pari al PIL Italiano), diventa terreno assai pericoloso per i risparmiatori.
Mentre il pericolo tangibile si percepisce dalla matematica constatazione che lasciare i soldi in conto corrente a tassi negativi erode il capitale nel tempo, pochissimi comprendono che le soluzioni al problema (pericolo intangibile) proposte da molti intermediari, potrebbero causare perdite ancora maggiori. L’occasione è ghiotta e come spesso accade in questo mondo, troppo spesso molti se ne approfittano.
Costi e non solo
Ci riferiamo a mirabolanti proposte d’investimento che anche e non solamente per la loro pesante onerosità, non trovano alcuna giustificazione ad esser considerate come valide alternative alla decisione di lasciare i soldi sul conto, anche a tassi negativi.
Sicuramente è corretto rivedere i propri obiettivi temporali di investimento e preoccuparsi di adeguarli il più possibile ad una concreta configurazione che tenga maggiormente in considerazione Assets dai quali si può ricavare rendimento nel lungo periodo, tuttavia è prioritario non esser travolti dal desiderio di trovare velocemente una soluzione. Investire informati è sempre la miglior prevenzione.
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