Le tessere del mosaico

Gentili lettori ,

il mosaico è una delle forme d’arte più particolari , il cui utilizzo ha conosciuto periodi di grande splendore ma anche secoli di oblio .

La storia del mosaico

La storia del mosaico , parola la cui etimologia si richiama alle Muse , ispiratrici di ogni forma artistica con cui gli umani si elevano dalla materialità , inizia dalla necessità di rendere più resistente al calpestio una superficie , per poi estendersi a pareti e soffitti , così come gli absidi e gli interni delle cupole delle chiese , con finalità decorative .

Dalla schematicità dei rivestimenti degli edifici termali dell’antica Roma imperiale , con l’utilizzo di due soli colori , il bianco ed il nero a sottolineare la suddivisione degli spazi e degli ambienti , passando per la solennità degli ori delle basiliche di Ravenna , per il simbolismo del pavimento del Duomo di Aquileia , e per le minutissime ceramiche utilizzate dal mondo arabo per i rivestimenti delle moschee , si arriva al Medioevo che fu l’epoca di maggiore utilizzo del mosaico in forme ormai mature come le tessere di vetro dipinte in vari colori che permettevano un effetto artistico ormai completo , nel quale la luce riflessa sottintende quella della fede , quell’impulso verso il soprannaturale cristiano che le architetture gotiche dal canto loro sottolineavano con la verticalità dei loro slanci .

A partire dal Rinascimento

l’affresco sostituì nelle decorazioni le opere musive , e ritornò in auge solo qualche secolo dopo , come nelle pale d’altare di San Pietro a Roma , e nel restauro della basilica di San Marco a Venezia .

In tempi più prossimi ai nostri , lo splendore aureo dei Bizantini ritorna ad ispirare Gustav Klimt che trasfigura la realtà in successione di luci ed ombre , evidenziando la plasticità del disegno con il passaggio dall’opaco al brillante ; mentre in architettura , il catalano Antoni Gaudi riveste le sue forme oniriche e surreali con mosaici composto da vari materiali , per amplificarne l’impatto visivo in senso anche tridimensionale , fissando nella memoria dell’osservatore le immagini in un caleidoscopio di curve e onde dai forti riflessi .

Ma concettualmente il mosaico richiama la necessità di comporre il particolare nell’universale , ogni tessera ha un ruolo preciso nel disegno complessivo , come quando il puntinismo della pittura dei post-impressionisti francesi utilizzò  singoli colori ma in dettagli così minuti da poter esprimere una gradazione delle tinte solo se osservati a debita distanza , la stessa necessaria a comprendere i misteri della vita , preparando così il passaggio all’espressionismo .

La connessione tra mosaici ed economia

La forza comunicativa dell’immagine si esalta nel mondo di oggi, nei vari campi della cultura , della scienza e anche dell’economia che ci riguarda più direttamente ; componendo i dati macroeconomici in grafici relativi a più fattori , periodi o aree geografiche , come moderni mosaici, si evidenziano tendenze , assonanze ma anche differenze , che talvolta impediscono una visione d’insieme omogenea , non per carenza dell’osservatore, ma perché incoerenti con un quadro comune .

Prendiamo per esempio alcune aree economiche del pianeta e proviamo a comporre un mosaico dei dati ad esse relativi :

tabella

Se ci spostiamo più a Est , il risultato è il seguente :

tabella due

Abbiamo sostituito solo un indicatore per comodità espositiva .

Se volessimo puntare ad una maggiore omogeneità dei dati , ci viene allora in mente il Vecchio Continente , e l’Unione Europea ; ma la situazione non è proprio così .

Nonostante le distanze geografiche siano minime ,le differenze non mancano :

tabella tre

Solo i tassi ufficiali sono i medesimi , per l’utilizzo della moneta comune : ma essa da sola non basta ad unificare se tanti aspetti restano separati .

Vogliamo parlare delle normative fiscali ?

Abbandoniamo per un attimo , per semplicità espositiva, il mosaico , per visualizzare le varie aliquote vigenti , in tema di vendite , redditi personali ed utili aziendali :

grafico

grafico due

grafico tre

Un mosaico economico fatto di tessere troppo diverse da loro , che necessitano di tempo ed adeguate politiche comunitarie , ma che siano tali negli obiettivi e non solo nelle dichiarazioni ufficiali .

Altrimenti il passaggio dal particolare al tutto , dalla singola tessera al senso complessivo del disegno di cui fa parte, non potrà produrre i risultati sperati e l’unità della politica monetaria avrà difficoltà a trasmettersi a economie nazionali così differenziate , rischiando anzi di esaltarne le disparità .

Andamento dei principali indici e mercati .                                                                                 tabella settimana

Il primo semestre dell’anno chiude con una intonazione positiva dei principali listini azionari , anche se non è da escludere un minimo di “window dressing” (abbellire la vetrina per rendere attraenti i prodotti del negozio) che torna utile dopo le sfuriate dei primi mesi del 2022 .

La percezione che le politiche monetarie più restrittive stiano per lasciare il passo a scenari più accomodanti , e i minori rischi di recessione economica insiti nei più recenti dati macro (come il PIL Usa per esempio) offrono una sponda ai più ottimisti , soprattutto a coloro che si sono finanziati in Yen per le posizioni più speculative , vista la debacle della divisa giapponese .

Ma ci sono luci ed ombre , come nei mosaici del tema iniziale : le valutazioni delle società quotate esprimono una fiducia (nello sviluppo futuro dei loro utili)  che inizia ad essere un po’ tirata rispetto alla media , con il rapporto prezzo/utili dell’indice S&P500 poco sotto 26 .

Anche l’andamento dei metalli industriali , base della produzione di beni , stenta a prezzare un recupero dell’attività economica , come nel caso del rame la cui quotazione è inferiore a quella di fine 2022 , mentre il minerale ferroso segna un modesto guadagno ; il Baltic Dry Index , che riporta la tendenza dei costi dei noli marittimi , è sui livelli pre-pandemia , nonché dimezzato rispetto a 12 mesi fa , scontando le difficoltà di ripresa dell’economa cinese .

Il consumatore europeo avrà sperimentato direttamente i benefici del rientro del costo del gas naturale dai massimi provocati dagli eventi geopolitici a quotazioni più “umane” , e il calo dei prodotti energetici in generale è stato il maggior contributore al contenimento delle dinamiche inflattive .

Anche l’oro , tipico bene rifugio , sta perdendo lo slancio che lo aveva portato in territori sconosciuti , ma iniziamo con quest’ultimo nobile metallo a considerare il bicchiere mezzo pieno : i mercati di rischio come quelli descritti più sopra recuperano non sui dati correnti , ma sul miglioramento delle attese per il futuro.

Allora il quadro si completa: mentre le materie prime per salire devono essere più richieste fisicamente ,  e siamo vicini per molte di esse ai minimi pluriennali , i listini azionari stanno scontando già in parte il recupero delle economie verso scenari più sostanziosi in termini di utili e di numeri più rotondi e crescenti in campo macroeconomico , sostenuti dal progresso delle tecnologie più moderne .

Concludendo

In chiave prospettica , concludendo , si giustifica il progresso del primo semestre dell’anno in corso , e stavolta anche il mondo obbligazionario può trarre benefici dal rientro dei costi del denaro verso quei livelli di “tasso naturale” che sottintende una fase di crescita economica equilibrata tra le sue componenti .

Se le attese portano ad incrementi attuali degli indici , ben vengano , ed il bello è che questi ultimi potrebbero non fermarsi tanto presto , salvo sempre imponderabili eventi .

La sintesi della situazione , come solito , è riassunta dal nostro indicatore di rischio  :

grafico batteria

Una settimana di tensione positiva sui mercati principali , la carica della nostra “batteria” è buona e per ora non eccessiva (ricordiamo che le fasi di eccesso sono sopra 75 e sotto 25).


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3 Luglio 2023