L’ex “promotore finanziario”

Ancora troppo pochi risparmiatori si sono chiesti (ammesso che lo sappiano) quale sia il motivo del recente cambiamento, avvenuto alla fine del 2018, relativo alla descrizione professionale di chi svolge una attività di consulenza (di vendita è più appropriato) per conto degli intermediari finanziari nei confronti della clientela retail. E’ importante sapere che nel dicembre 2018 è stata data finalmente luce a due nuove figure professionali che, previa iscrizione all’Albo Unico detenuto da OCF, possono erogare servizi e consulenza in tema di consulenza in strumenti finanziari rivolta alla clientela Retail. Sia tratta delle SCF (Società di Consulenza) e dei C.A. (Consulenti autonomi).

Le Società di Consulenza e i Consulenti Autonomi

La particolarità di queste due nuove figure è oggettivamente straordinaria ed innovativa per il mercato domestico. Per poter esercitare la propria attività devono normativamente essere indipendenti da qualsiasi forma di incentivazione diretta ed indiretta. Si è finalmente introdotta una figura che non ha mandato, non ha incentivazioni monetarie, non ha premi, non ha budget, non ha condizionamenti ma deve rispondere esclusivamente all’interesse del cliente. La portata di questa nuova normativa, che ha introdotto queste nuova figure professionali, ha immediatamente indotto la lobby delle banche a preoccuparsi di cambiare il nome dei loro agenti, da “promotore finanziario” a C.F.A.O.S. “consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede” di modo che non sia così evidente la distinzione tra queste 3 categorie.

La consulenza indipendente requisito oggettivo

Assai probabile è supporre che la vecchia denominazione di “promotore finanziario” fosse troppo svilente di fronte alle due nuove categorie in quanto dava proprio l’idea di qualcuno adibito alla promozione, alla vendita, al collocamento. Purtroppo però, sebbene la forma sia stata cambiata, sia stato sostituito l’abito, la sostanza non cambia. L’ex “promotore finanziario” ha ancora oggi un contratto di agenzia monomandato con il proprio intermediario mentre SCF e CA sono liberi professionisti a tutti gli effetti. L’indipendenza, richiesta normativamente e rispettata, è l’unica garanzia per avere un giudizio senza vizi.

Poi scopri che in Europa, un paese civile come l’Irlanda, ha risolto questa confusione di ruoli con una rappresentazione grafica semplicissima. Se si vuole, si può.