Se n’è andato il re delle truffe finanziarie. Per quei pochi che ancora non ne avessero mai sentito parlare, si è spento un paio di settimane fa, all’età di 82 anni, Bernard Madoff, detentore assoluto del record di miliardi di USD truffati a circa 37.000 clienti di ogni provenienza sociale. Madoff ha semplicemente saputo percorre impeccabilmente per molti anni , lo schema Ponzi di inizi 900, che è il seguente:
- Fase A. Al potenziale cliente viene promesso un investimento con rendimenti superiori ai tassi di mercato, in tempi ravvicinati.
- Fase B. Dopo poco tempo viene restituita parte della somma investita, facendo credere che il sistema funzioni veramente.
- Fase C. Si sparge la voce dell’investimento molto redditizio; altri clienti cadono nella rete. Si continuano a pagare gli interessi con i soldi via via incassati (la società ha capitale sociale zero, ma gli investitori non lo sanno).
- Fase D. Lo schema si interrompe quando le richieste di rimborso superano i nuovi versamenti.
Madoff fu condannato a 150 anni di galera.
Ma dopo di lui ce ne sono stati altri o è stato forse l’unico? Cosa ci ha insegnato? E’ servito per comprendere un po’ di più i rischi degli investimenti? Quanti ce ne sono in giro ancora?
Di così grandi forse nessuno, almeno lo speriamo, ma ancora troppi di varie dimensioni, molto più contenute ma non per questo, meno pericolosi. Basta pensare: quante volte leggiamo notizie, molte delle quali a livello locale, di risparmiatori aggirati con questa semplice, storica ma efficace truffa?
L’interesse per un alto rendimento non perde mai appeal. Quasi nessuno si può chiamare fuori dall’esser attratto da questa infallibile e talvolta fatale esca. Politici, sportivi di fama internazionale, gente dello spettacolo e moltissime persone comuni, sono vittime ogni giorno di raggiri e promesse mai mantenute con la conseguenza di trovarsi in tasca qualche pugno di mosche. Alla base di tutto c’è costantemente la convinzione che ottenere un buon rendimento possa esser possibile senza accollarsi particolari rischi. C’è sempre quella vana speranza di aver fatto “l’affare”.
Questa è una delle cose più assurde e stridenti che accomunano questi accadimenti. E’ come pretendere di fare tanti soldi senza lavorare, di battere ai tiri liberi Stef Curry, di alzare una casa con la sola forza delle braccia o di uscire vivi da una gabbia di leoni affamati. Assurdità totali.
Sono ancori troppo pochi quelli che comprendono l’esistenza di un parametro guida, chiamato “investimento Risk Free”, il quale è la base di tutto il ragionamento di partenza per valutare l’andamento effettivo dei rendimenti (e dei conseguenti rischi).
Il rendimento Risk Free, per un investitore base Euro, è ormai da diversi anni in territorio negativo. E’ assurdo e inutile continuare a trascinarsi nei ragionamenti attuali, riferimenti del passato. Un rendimento garantito, privo di rischio, anche solo del 3%, è da diversi anni fantascienza! Se oggi qualcuno mi paga un 3% significa che mi sto accollando un rischio significativo.
In questo territorio si muovono e continueranno a proliferare piccoli Madoff, che consapevoli delle debolezze e dell’ignoranza delle persone, potranno convincere l’illuso di turno, di esser in grado di garantire un 5% o un 10 % all’anno senza correre alcun rischio. Se poi sparisce, lui è un ladro truffatore ma chi gli ha creduto, come può definirsi?…..
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