Se lo dice Twitter…

“Correte in banca! Portate via i vostri soldi!”.

Ore 13:29 del 12 marzo. Su Twitter compare questa frase. L’autore ha 1,3 milioni di followers, una delle voci più seguite nel mondo dell’ economia digitale.

Sul social il suo è tra i primi messaggi di allarme su Silicon Valley Bank (Svb).

Questo è uno stralcio dell’articolo apparso su Wall Street Italia intitolato Crisi bancarie: comandano i social media”.

Nell’articolo si legge ancora che: “Il messaggio dà idealmente il via a 36 ore di panico che porteranno al fallimento della banca delle startup. Uno dei più veloci di sempre. Il primo nato sui social. Giusto il tempo che serve per passare dalla app di Twitter a quella del proprio conto corrente e portare via i soldi. Tanti soldi: 42 miliardi che hanno svuotato Svb e avviato una crisi che si è allargata a Credit Suisse, First Republic Bank e Deutsche Bank. Finora.”

Premesso che vengo definito un “boomer” essendo nato alla fine degli anni ’60, questa notizia mi sconvolge non tanto nella tragicità di apprendere il fallimento dell’ennesima banca con la conseguenza di vedere decine di miliardi che vanno in fumo, ma quanto l’eccezionale velocità con la quale è avvenuta!

Qualcuno sostiene che anche con Lehman Brothers la questione si è chiusa in un week end, ma non è proprio la stessa cosa.

La fuga era già iniziata qualche mese prima, il 12 giugno 2008 quando Lehman pubblicò i risultati del secondo trimestre, chiuso con una perdita di 2,8 miliardi di dollari, la prima dal 1994, l’anno della quotazione. Si dovette attendere il venerdì del 12 settembre 2008, a mercati chiusi, per decretare la fine di un colosso dell’intermediazione finanziaria con tutte le conseguenze ormai consegnate alla storia dei mercati.

3 mesi ieri, 3 giorni oggi. Veloce ieri , velocissimo oggi.

Se una volta bastavano delle buone scarpe da ginnastica per scattare per primi e andare in coda allo sportello per ritirare il proprio denaro, oggi, con la digitalizzazione, la preoccupazione si sposta completamente sulla capacità di rimanere connessi ai social.

Forse è un problema solamente per noi che abbiamo una certa età, ma dobbiamo farcene una ragione perché, se bastano ormai solamente poco più di 30 ore per svuotare una banca (ricordiamo che la fiducia dei depositanti è il capitale più importante per una banca), e se le notizie passano attraverso alcuni “influencers del web”, non possiamo nemmeno noi poter dormire sonni tranquilli dicendo che “a me dei social non me ne frega nulla”.


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28 Marzo 2023