Cos’è il trading online?
Il trading online è la compravendita di asset finanziari via internet, ovvero direttamente dal proprio computer.
Per operare, è necessaria l’apertura di un conto presso un broker finanziario, ovvero un intermediario che effettua operazioni di compravendita per conto del cliente.
I numeri del trading online in Italia
In Italia si contano circa 250 broker. I primi 5, di emanazione bancaria (Fineco, IW Bank, Webank.it, Banco BPM, Sella e Directa Sim), rappresentano l’80% del mercato.
Dal lato della domanda, coloro che gestiscono direttamente il proprio portafoglio titoli online sono 2,2 milioni (pari all’11% dei correntisti con accesso online ed a circa il 60% di coloro che posseggono un conto titoli). Di questi, gli operatori che effettuano almeno un’operazione a settimana sono 200.000 e 15.000 quelli che ne effettuano più di una a settimana. [Fonte Dati: Finer Finance Explorer]
I Risultati
La normativa obbliga i broker a rendere pubblica la percentuale dei conti dei clienti in perdita.
Le percentuali elevatissime che si leggono (70%) devono far riflettere sulla complessità ed il grado di rischio dell’attività che richiede grande studio prima di essere affrontata.
La scelta del broker
Molto dipende dalla scelta del broker e della piattaforma nonché dalla definizione della strategia che si vuole attuare.
Un primo aspetto chiarificatore riguarda l’identificazione dei guadagni dei broker che ci consentono di distinguere fra due diversi “modelli di business”:
1. La prima tipologia di guadagno è rappresentata dalle commissioni, che crescono al crescere dell’operatività del Cliente. In questo caso, l’interesse del broker è di instaurare un rapporto di lungo periodo con il cliente.
2. La seconda tipologia di guadagno è rappresentata dalle perdite registrate dal cliente. In questo caso, broker e cliente sono le controparti del contratto, di conseguenza, quando guadagna uno l’altro perde e viceversa.
È il caso dei CFD (contratti per differenza), contratti derivati non scambiati sui mercati regolamentati bensì OTC (over the counter), con i quali si scambia la differenza di valore di un asset sottostante registrato nei momenti di apertura e di chiusura del contratto. Il guadagno del broker, in questo caso, non dipende dall’operatività, il potenziale guadagno del broker è rappresentato da quanto depositato sul conto.
Le piattaforme di trading sono uno strumento in mano all’investitore per attuare le strategie più adeguate ai suoi obiettivi, nel rispetto della sua propensione al rischio. La crescente offerta di strumenti complessi che trovano terreno fertile presso gli investitori che sovrastimano le proprie conoscenze ed abilità in materia produce l’elevata percentuale di conti in perdita di cui sopra.
Il Ruolo del Consulente Finanziario Indipendente
Il ruolo del consulente finanziario indipendente sarà quello di scoraggiare l’investitore neofita nell’intraprendere il “fai da te”, accompagnandolo nella materia con consapevolezza ed informazione.
Inoltre, in un’ottica indipendente, è importante sottolineare e beneficiare dei vantaggi che accompagnano il fenomeno del trading online, ovvero l’accessibilità e la facilità di negoziazione a commissioni contenute (democratizzazione della finanza).
Resta sempre aggiornato sul mondo della finanza e degli investimenti!
👉 Iscriviti alla nostra Newsletter
Seguici su: