Non so se ci sia qualcuno a cui non sia mai venuto in mente, anche solo per un minuto, di desiderare una supercar. La “rossa” in particolare, magari… Pochissimi credo!
Questo capita anche nel mondo degli investimenti, anche se con minor frequenza!
“Esiste un prodotto migliore di un altro?” – “Ho investito in un fondo che ha le 5 stelle!” – “Si riesce a trovare un gestore che non perde come il mercato?”.
Queste sono alcune delle richieste che sento ogni tanto, specialmente quando di tratta di clienti provenienti dal mondo bancario.
La Ferrari degli investimenti esiste?
Premesso che non esiste il fondo o, in generale, lo strumento migliore in assoluto (in caso può esserlo in riferimento ad una osservazione temporale molto breve) e che, se ti convincono di questo, stai credendo ad una bugia, proviamo ad ipotizzare, solamente per un attimo, che questo strumento perfetto esista veramente.
Riflettiamo: se il fondo migliore esistesse, sarebbe di certo facilmente identificabile e sarebbe il fondo dove tutti, ma propri tutti, vorrebbero mettere i loro soldi. Detto ciò, la cosa buffa è che nemmeno questo sarebbe sufficiente per rendere soddisfatti la maggior parte degli investitori.
Per quale motivo ? Proviamo a fare un esempio molto banale.
Oggetto: Il fondo azionario Word Economy Selection (nome di pura fantasia ndr).
Si tratta del migliore al mondo e lo sarà di sicuro anche nei prossimi 10 anni! (ipotesi per altro impossibile).
Nell’anno X il valore era 100. Nell’anno x+10, il valore finale è di 200.
Risultato: Il fondo ha raddoppiato il suo valore!!!
E ci mancherebbe altro, è il miglior fondo del mondo!!!
Ma chi avrà beneficiato di questo risultato raggiunto dal fondo migliore di tutti?
Non credo sia difficile intuire che il beneficiario sarà solamente chi ha comprato alla data X e lo ha tenuto per tutto il periodo, ignorando, nel mezzo, la sua quotazione.
Il percorso del fondo migliore non è stato lineare. Nel corso della sua esistenza, il fondo avrà avuto oscillazioni molto pronunciate (alta volatilità) che avranno a volte spaventato, altre volte emozionato, tutti coloro che lo hanno comprato.
Molti, la maggior parte probilmente, avranno “sentito” la componente emozionale prevalere in certi frangenti, spingendoli a vendere quando il valore del fondo era fortemente sotto pressione, attendendo poi periodi migliori per rientrare e ricomprarlo.
Alcuni avranno venduto sui ribassi e acquistato quando i prezzi erano già molto alti.
Altri poi, si saranno accorti solamente alla fine e troppo tardi che, nonostante gli sia stato riferito che il fondo è stato il migliore al mondo con una prestazione del 100% , la loro performance è stata davvero deludente.
Ci sarà chi si accorgerà di essere rimasto con la metà, chi più o meno con nulla e chi, in certi casi, con un esito addirittura negativo!
Attenzione! Quella che abbiamo descritto non è solo un’ipotesi remota.
La situazione dei mercati di queste settimane è la classica condizione in cui tutto questo può facilmente accadere!
Questo è un esempio molto semplice per spiegare come , pur avendo il fondo migliore del mondo nel proprio portafoglio, se non c’è metodo, se prevale la componente emotiva nelle scelte e non si ha un corretto assetto degli investimenti, si può riuscire a distruggere tutto anche in poco tempo..
perché non si può guidare una Ferrari se non si arriva ai pedali!
Questo non significa, comuqnue, abbandonare la corsa, perchè una cosa la si può fare a dire il vero!
Si può decidere di salire a fianco di un bravo pilota e godersi lo stesso l’adrenalina della velocità.
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